Un accendino al plasma consente gli stessi usi di un accendino tradizionale, senza la presenza di alcun liquido infiammabile (butano). Questo perché sfrutta il calore del plasma al posto della fiamma.
La temperatura raggiungibile da un accendino ad arco al plasma si aggira intorno ai 1100°C, che sono sufficienti per accendere una sigaretta, una candela o altro.
Più o meno caldo dell’accendino tradizionale?
La temperatura sviluppata da un accendino al plasma è circa la stessa della fiamma di un accendino a butano.
In linea teorica la fiamma del butano potrebbe raggiungere i 1970°C. Nel consueto utilizzo di un accendino questa temperatura non viene raggiunta in quanto la fiamma è a contatto con l’ambiente esterno.
La fiamma gialla/giallo pallido di un accendino a butano raggiunge temperature tra i 900 e i 1100°C, insomma le stesse temperature raggiunte dagli accendini al plasma.
Proprio perché raggiungono queste alte temperature, gli accendini la plasma sono equivalenti a quelli a liquido infiammabile, questo non vale invece per gli accendini elettronici a filamento.
Nel caso di questi ultimi, che sfruttano il surriscaldamento di un piccolo filamento di tungsteno, le temperature raggiunte si aggirano tra i 700 e i 900°C. Per questo l’utilizzo degli accendini elettronici a filamento si limita all’accensione di sigarette e non sono adatti, ad esempio, ad accendere una candela o un fuoco.